Paladog - AGILITY DOG
" L'Agility è una disciplina aperta a tutti i cani.Essa consiste nell'affrontare diversi ostacoli con lo scopo di evidenziare la loro intelligenza e la loro agilità.Si tratta di una attività educativa e sportiva intesa a favorire l’ integrazione del cane nella società. Questa disciplina implica una buona armonia tra il cane e il suo conduttore che porta ad intesa perfetta tra i due; è dunque necessario che i partecipanti posseggano gli elementi base d'educazione e d’obbedienza.
L'obiettivo del percorso è di condurre il cane a superare l'insieme degli ostacoli, nell'ordine prescritto, senza errori e tutto ciò entro il limite del TPS. Tuttavia il TPS non è che un indice di base ed in nessun caso la rapidità deve essere considerata come criterio principale. Il percorso di Agility non è una gara di velocità, ma piuttosto di abilità." tratto dal Regolamento FCI in vigore dal 2010.
Ma cos'è l'agility ?
L’Agility nasce come disciplina cinofila sportiva nel 1977 in Inghilterra ( http://www.agilitynet.co.uk/history/foundinghistory.HTML). Peter Meanwell e John Varley , organizzatori del Crufts ( ancora oggi una delle più grandi competizioni ed esposizioni internazionali del mondo ) decisero di inserire la prima esibizione di agility nel ring d'onore per intrettenere il pubblico presente mentre , terminati i campionati di Obedience , ci si preparava al giudizio di razza . Infatti , traendo spunto e ispirandosi ai classici concorsi ippici ad ostacoli , osservando l’armonicità e la dinamicità di questa disciplina che unisce in un unico inscindibile binomio l’animale ed il conduttore, nacque l’idea di creare qualcosa di analogo per i quattrozampe "pelosi ed abbaiatori…".
Trovò così origine l’Agility Dog, voluta e diffusa da eminenti cinofili inglesi, tra cui ricordiamo come padri fondatori Peter Lewis e John Gilbert ; nacque originariamente non come disciplina a sè stante ma più come "riempitivo " per i tempi morti durante le gare di bellezza , come dicevamo .
Una dimensione troppo stretta per una attività che riscosse subito grande successo sia fra i conduttori che tra il pubblico che seguiva i Crufts, per non parlare dei nostri amici a quattro zampe che trovarono finalmente un campo di gara nel quale correre e saltare felici. Proprio sull’onda di questi successi l’Agility guadagnò spazio ed importanza fino a conquistare nel corso degli anni 80 il giusto spazio fra le classiche discipline cinofile, uscendo via via dai confini inglesi per "colonizzare " dapprima i paesi del Nord Europa (Olanda, Belgio, Francia, Germania,…) fino ad affermarsi all’inizio degli anni 90 in tutta Europa, Italia compresa.
Veniamo all’Italia : nel bel paese l’Agility arriva alla fine degli anni 80 dalla Francia, dove già godeva di buona fama . Viene importata da alcuni storici club piemontesi (GARU, CCT, ACUV) che legano la diffusione dei primi stages (1988-1989) al nome di Jean Pierre Garcia e successivamente allo stesso Peter Lewis
Alla fine dell’89 c’è il debutto "ufficiale" degli agilitysti italiani al Master Europeo di Agility a Parigi, testimonianza da una parte dello sviluppo che questa disciplina sta ottenendo anche nel nostro paese, e "amara" testimonianza, dall’altra, della nostra condizione di debuttanti (…absolute beginners… direbbero gli inglesi) sottolineata da un molto "onorevole" ultimo posto.
La strada è però aperta e con l’arrivo del nuovo anno, il mitico 1990, anche in Italia l’Agility inizia ad assumere il suo giusto posto: viene infatti riconosciuta dall’E.N.C.I. ed entra di diritto nella Federazione Cinofila Internazionale (FCI).E’ del gennaio 1990 il primo regolamento italiano, con le sue innumerevoli lacune (non vi è spazio per i meticci , due sole classi per i partecipanti , etc…), ma è comunque una pietra miliare per lo sviluppo futuro dell’Agility. Debuttano così nel maggio del 90 la prima gara ufficiale italiana e nel novembre dello stesso anno la prima prova Europea a squadre. Ciò che più conta, ormai è aperta la strada e l’Agility, dal 91 ad oggi, conquista spazio, meriti, proseliti e seguaci, portando nel mondo della cinofilia una ventata di novità, allegria, spensieratezza e gioco e affermandosi anche dal punto di vista tecnico. Iniziano ad affermarsi binomi di tutto rispetto.
A tutt’oggi l’Agility è la disciplina che più di ogni altra coinvolge conduttori e semplici spettatori, per la sua immediatezza, per la sua freschezza, per il divertimento ed il coinvolgimento che unisce cani e padroni e per gli innegabili contenuti tecnici che essa porta con sè, favorendo un corretto rapporto tra il binomio, una forte complicità ed un’altissimo grado di controllo del cane, il tutto basato su un rapporto di giocoso divertimento.
Le Regole Dell'Agility Dog
L’Agility è uno sport che consiste nel condurre il proprio cane lungo un percorso composto da ostacoli di diversa natura, in un tempo massimo
predeterminato. Il conduttore corre con il cane, indicando la direzione da seguire , gli ostacoli da superare e ne controlla la velocità in modo da terminare entro il tempo prestabilito. Per fare questo può usare la voce, i gesti, lo spostamento del corpo e quant’altro ritiene necess
I percorsi sono stabiliti dal giudice prima di ogni gara e non sono mai uguali, possono presentare difficoltà di superamento più o meno grandi a seconda della classe di gara che viene effettuata; il conduttore può dare indicazioni ma non può toccare né il cane né gli ostacoli.
CLASSI
Le classi si dividono in:
Debuttanti, per chi inizia le gare; 1° Grado/1° Livello Meticci , per i conduttori principianti che non hanno ancora ottenuto il brevetto di Agility (per ottenere il Brevetto bisogna superare, con la qualifica di almeno "Eccellente Netto ", tre gare di classe 1° Grado o Livello con la firma di almeno due espertigiudici ENCI / FCI differenti ).Si passa poi al 2° Brevetto o 2° Livello Meticci , gare tecnicamente più difficili, riservate a concorrenti più esperti, che hanno già ottenuto il "Brevetto di Agility".Dopo aver ottenuto tre podi in 2° brevetto con percorso netto e la firma di due diversi Esperti Giudici , si può accedere al 3° Brevetto , la categoria più difficile che permette di accedere alla selezione per la squadra Nazionale ed al Campionato Italiano di Agility . Esistono poi prove particolari non ufficiali ( masters, open, gamblers, K.O., staffette ) che , pur non utili ai passaggi di grado , vengono a volte inserite come giochi o giri extra alla fine delle gare ufficiali o vengono organizzate in altri eventi a se stanti per il divertimento di cani e padroni ....
CATEGORIE
L’Agility si divide anche in tre categorie a seconda delle taglie dei cani: categoria Small per i cani alti fino a 35 cm al garrese , categoria Medium per cani alti al garrese da 35 a 43 cm. e categoria Large per i cani alti più di 43 cm al garrese: per ogni categoria varia l’altezza delle asticelle, dei salti e degli ostacoli che vengono adattati .
TIPI DI OSTACOLI
Gli ostacoli si dividono in tre tipi a seconda di come devono essere superati;
quelli che devono essere superati con un balzo,
che sono i salti in alto
ed in lungo
;
quelli di contatto
, che devono essere superati passandoci sopra ed avendo cura che il cane tocchi almeno con una zampa le zone di contatto, colorate diversamente all’inizio ed alla fine dell’ostacolo ,
sono la palizzata, la bascula o see - saw ( vedi? visto ! )
e la passerella
;
quelli di penetrazione, che devono essere superati passandoci dentro e che sono
il tubo rigido, il tubo molle,
la ruota
e lo slalom
Esiste poi un ostacolo particolare che è il tavolo, sul quale il cane deve salire e restare per 5 secondi.
ERRORI E RIFIUTI
Durante lo svolgimento della gara, il cane può effettuare degli sbagli che sono divisi in errori e rifiuti; l’errore consiste nel superare l’ostacolo con difetto di regolamento, ad esempio far cadere un’assicella durante il salto, non toccare le zone di contatto, oppure toccare il cane o l’ostacolo; quando commette un errore, il cane continua il proprio percorso, ma avrà 5 punti di penalità per ogni errore commesso, l’errore viene segnalato dal giudice alzando il braccio con la mano aperta.
Il rifiuto consiste invece nel non effettuare l’ostacolo o nel non effettuarlo interamente, per esempio: invece di saltare una siepe ci passa a fianco e continua la corsa, oppure sale sulla passerella ma cade a metà, oppure sale sul tavolo ma scende immediatamente, oppure sbaglia l’entrata dello slalom, oppure passa di fianco alla ruota, etc…
Quando il cane commette rifiuto, il conduttore non può continuare la corsa, ma deve fargli rifare l’ostacolo sul quale ha commesso rifiuto e, una volta superatolo correttamente, potrà continuare il percorso; il rifiuto costa 5 punti di penalità come l’errore; se ad esempio un cane, durante la gara, commette un errore ed un rifiuto, avrà totalizzato 10 punti di penalità; il rifiuto viene segnalato dal giudice alzando il braccio con la mano chiusa a pugno.
ELIMINAZIONE
L’eliminazione del concorrente può avvenire per i seguenti motivi:
Il cane commette 3 rifiuti durante la gara
Il cane sbaglia il percorso effettuando un ostacolo che non doveva essere superato in quel momento o percorre un ostacolo nel senso contrario
Esce dal percorso abbandonando il campo di gara
Il cane porta un collare
Viene superato il tempo massimo
Il concorrente si comporta in modo scorretto con il giudice oppure adopera brutalità sul cane
Il cane si dimostra aggressivo
il cane non è sotto controllo
L’eliminazione viene segnalata dal giudice incrociando in alto le braccia e con un segnale sonoro (fischietto).
TEMPI DI PERCORSO
Quando il giudice dispone un percorso, ne misura la lunghezza in metri e quindi, tenendo conto delle difficoltà dello stesso e della classe che correrà, deciderà una velocità media (da 2,80 mt al secondo a 5,00 mt al secondo circa), poi moltiplicherà la velocità per la lunghezza del percorso, ottenendo così il Tempo del Percorso Standard (TPS) che è il tempo entro il quale il concorrente deve ultimare il percorso senza penalità di tempo (ogni secondo in più conta un punto di penalità), quindi Tempo Massimo Percorso (TMP) che di solito è il doppio del TPS. Se un concorrente supera il TMP viene automaticamente eliminato.
RICOGNIZIONE
Prima di iniziare a correre con i cani, i conduttori possono, tutti insieme ma senza il cane, entrare in campo per valutare il percorso. Durante questa fase, chiamata ricognizione, i concorrenti studiano il percorso cercando di memorizzarlo più che possono, in modo da non indurre il cane a sbagliare durante la gara vera e propria e trovare le migliori traiettorie.
Vince la gara il concorrente che, con meno penalità, finisce il percorso con il tempo inferiore. Le gare di Agility sono organizzate dai Gruppi Cinofili o Società Specializzate dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana); i giudici sono persone esperte designate dall’ENCI ed i cronometraggi sono effettuati da cronometristi della Federazione Italiana Cronometristi .